giovedì 23 ottobre 2014

Solidarietà femminile, indifferenza maschile, cambiamenti e preparativi prima del parto

Da quando sono incinta e la pancia si vede, ho potuto sperimentare ancora una volta quanto siano diversi uomini e donne e, soprattutto, come ultimamente la buona educazione e il buon senso stiano scomparendo per lasciare posto all'indifferenza e molto spesso all'egoismo.
Avete presente i cartelli del supermercato che indicano la priorità per alcune categorie di clienti, tra i quali anche le donne incinta? Non sempre c'è una vera e propria cassa prioritaria ma il cartello indica che determinate categorie di utenti dovrebbero "passare prima". Io naturalmente aspetto sempre il mio turno senza impormi, a meno che non sia la cassiera o chi sta avanti a me a darmi la precedenza...fin'ora le persone che si sono accorte del mio pancione sono state solo donne. Gli uomini ti guardano..e se ne fregano alla grande della tua pancia che inizia a pesare (solo in senso fisico, certo), dei tuoi piedi gonfi e della stanchezza. Continuano con indifferenza a poggiare i loro prodotti sul nastro trasportatore e ciccia. Ma questo è il minimo.
L'altra sera sono andata in farmacia ad acquistare l'occorrente per il trattamento del moncone ombelicale. Prima di mettermi in fila, mi sono fermata a guardare alcuni prodotti per l'infanzia che si trovavano su uno scaffale. Nel frattempo sono entrati prima una signora e poi un ragazzo; subito dopo io mi sono messa in fila. Quando è toccato il suo turno, la signora ha detto alla farmacista che io ero lì prima di lei e ha insistito per farmi passare. L'ho ringraziata e mi sono avvicinata al bancone..ma ecco che il ragazzo è intervenuto per dire che era il suo turno e che, comunque, doveva solo ritirare dei prodotti. La farmacista l'ha letteralmente fulminato con lo sguardo e poi ha precisato che le donne in attesa hanno la priorità. Sinceramente, è stata una scena molto triste..io al suo posto mi sarei scavato la fossa perchè ha fatto una gran figuraccia.
Personalmente, sono contraria alla precedenza alle donne incinta sempre e comunque. Se sto bene e posso stare seduta, aspetto il mio turno e fino ad ora ho rifiutato la precedenza dal medico, in ospedale o negli uffici. Però..all'ottavo mese di gravidanza, se devo stare in piedi e se c'è qualcuno che per solidarietà mi fa passare prima, ringrazio ed accetto. Come mai sono sempre e solo donne? Mi chiedo dove sia finita non dico la cavalleria (perchè credo che sia un termine ormai fuori moda) ma la buona educazione maschile? E' possibile che non riescano proprio a mettersi nei nostri panni? 
Mi sono ritrovata a pensare di essere felice di poter mettere al mondo una femmina.
Tuttavia, la mancanza di buona educazione e di sensibilità non riguarda solo gli uomini e non è diretta solo nei confronti delle donne incinta. Mi è capitato di trovarmi in uno studio medico, vedere entrare una donna molto anziana con difficoltà di deambulazione e una giovane donna che si è affrettata ad occupare l'ultima sedia rimasta libera..prima che a lasciare il suo posto fosse una donna anziana quasi quanto la prima...
A volte mi chiedo se sarò in grado di crescere una figlia sensibile, educata, rispettosa del prossimo e attenta ai bisogni dei più deboli. Credo che sia un lavoro impegnativo, quotidiano, da svolgere fin dai primi anni, per avere dei buoni frutti.

In quest'ultimo mese sono cambiate diverse cose, prima tra tutte la difficoltà a dormire bene. Al corso pre-parto ci avevano anticipato: "arriverà un momento in cui non riuscirete a dormire, è il corpo che si prepara, affinchè possiate stare sveglie anche quando ci sarà il bambino e lui avrà bisogno di voi". Io allora dormivo come un ghiro (non ho mai avuto problemi d'insonnia). Ma ecco che è arrivato quel momento in cui ad una certa ora (solitamente le quattro del mattino), mi sveglio e non riesco più a prender sonno. E allora faccio di tutto: a volte sto a letto a pensare le cose più disparate, altre volte faccio una doccia calda, leggo un fumetto, faccio degli esercizi. Insomma, quando la bambina nascerà, sarò allenata a stare sveglia..anche se probabilmente ancora non mi rendo conto della quantità di ore in cui dovrò stare in piedi.
Piano piano ho completato la valigia per l'ospedale, seguendo le mie esigenze e le indicazioni delle ostetriche del corso che secondo la loro esperienza, hanno inserito nella lista anche dei prodotti che generalmente gli ospedali o le cliniche non contemplano. Per la borsa della bambina dovrò ancora aspettare perchè potrà cambiare in base all'ospedale in cui partorirò (ce ne sono alcuni in cui non occorre portare nulla se non i vestiti per la dimissione, altri in cui bisogna portare persino lenzuola e copertina).

Ecco qui la lista delle cose che ho messo nella mia borsa per il parto , magari a qualcuna potrà essere utile. Se avete suggerimenti da darmi, sono ben accetti. Ho cercato di non esagerare e di portare una borsa di dimensioni piccole (non voglio arrivare in ospedale con un valigione!).

1. Prodotti per l'igiene personale (sapone liquido, bustine di saugella per l'igiene intima, dentifricio e spazzolino)
2. Asciugamano viso
3. Panno carta da utilizzare al posto degli asciugamani piccoli (su consiglio delle ostetriche)
4. Copri water
5. Un rotolo di carta igienica (può essere assente negli ospedali pubblici ma anche nelle cliniche)
6. bottigliette d'acqua da 1/2 litro (possono essere utili anche per lavarsi)
7. Reggiseno allattamento
8. Qualche coppetta assorbilatte (ma non dovrebbero essere necessarie nei giorni di degenza)
9. Assorbenti post parto in cotone + slip in rete
10. Camicia da notte bianca, completamente apribile, a maniche corte, per il travaglio
11. Due Camicie da notte di ricambio
12. Vestaglia da camera
13 Calzini (pare che durante il travaglio le donne sentano caldo..ma abbiano spesso freddo ai piedi)
14. Zoccoli/pantofole lavabili, non in spugna perchè tendono a sporcarsi troppo (questi devo ancora inserirli..sarà un problema trovarne un paio che mi entrino!)
15. Una bustina con qualche succo di frutta, una confezione di mandorle e di frutta secca, delle caramelle zuccherine, per me e Sam, da mangiare in caso di travaglio e parto naturale.
16 Ultimi esami del sangue, gruppo sanguigno, Eco recenti, referto tamponi, tessera sanitaria.



 Grazie ai vostri suggerimenti:

17. Salviette disinfettanti
18. Accapatoio in microfibra (+ eventuale costume da bagno per travaglio in acqua e phon da viaggio  da far portare a Sam )
19 Una bottiglietta di gattorade (da sostituire ad una delle bottiglie d'acqua da 1/2 litro)
20 Crema alla lanolina 
21 Tena lady pants (in alternativa agli assorbenti in cotone + slip rete)


lunedì 6 ottobre 2014

Conto alla rovescia

Si fa presto a dire "io non sarò una mamma che penserà e parlerà solo dei propri figli". Il prima è molto diverso dal dopo. Da alcune settimane, da quando siamo entrate nel terzo trimestre, la mia mente riesce a pensare solo a Lei e al momento in cui nascerà.
E' come un conto alla rovescia: non vedo l'ora di arrivare al giorno del parto eppure, allo stesso tempo, la cosa mi spaventa. Adesso sono una mamma se non al 100% delle mie giornate, per un buon 80 %. E la cosa non mi dispiace ma è impossibile non accorgersi del cambiamento. Così come cambia il corpo, cambia la mente. La pancia è solo l'elemento più evidente del cambiamento ma poi c'è tanto altro. Una cosa alla quale non riesco ad abituarmi, ad esempio, è l'odore del mio corpo. Da quando sono incinta è diverso. Saranno gli ormoni. Me lo sento addosso e non mi piace! Credo di non aver mai letto niente di simile..eppure, mi capita.
C'è però anche un aspetto positivo che scaturisce dagli ormoni: la costante voglia di stare insieme al mio lui. Ecco il 20% di donna, che  viene fuori soprattutto in quei momenti. E per fortuna! 
Per il resto, la mia mente è impegnata a cercare il contatto con la bimba, a sentire i suoi movimenti più o meno percepibili, a interpretare i suoi gusti musicali (che sembrano essere già definiti), a parlarle, a trasmetterle quanto io e il suo papà siamo impazienti d'incontrarla e quanto sia carica d'amore la nostra attesa.
Recentemente ho iniziato un corso preparto, dove ho incontrato delle persone meravigliose. Un esempio di un servizio pubblico che funziona in modo eccezionale. Proprio come dovrebbe essere. E' un servizio gratuito, fornito da persone appassionate e preparate. Ogni incontro è per me veramente prezioso. Sono felice che mi abbiano fatto riflettere sul significato della presenza di Sam, il giorno in cui la piccola nascerà. Sarà l'unica persona che in quel momento potrà tutelarci, anche nei confronti della strutta ospedaliera. Sarà importante vivere insieme questa esperienza irripetibile.
A breve dovrò decidere se predisporre il cosiddetto "piano del parto", un documento che dovrebbe contenere le mie scelte relativamente al parto, ai trattamenti medici che vorrei/non vorrei venissero effettuati (fatte salve situazioni di emergenza)e soprattutto al modo in cui il personale dovrà rapportarsi nei confronti della bambina. Tutte cose importanti, per non delegare ad altri decisioni che devono appartenere solo ai genitori. Mi piacerebbe confrontarmi con altre madri che abbiano presentato questo documento e sapere qual'è stata la loro esperienza.