mercoledì 23 luglio 2014

Da madre a madre

E' bastato condividere il nostro segreto con i genitori e le persone più care e in poco più di un fine settimana sembra che tutti ne siano al corrente. 
Il mio istinto, tuttavia, aveva ragione. Sarebbe stato meglio aspettare ancora. 
Dovendo fare visita ad una parente di Sam che non sta bene, ho incontrato una sua zia, ginecologa, dalla quale incautamente mi ero fatta visitare. La cosa non mi convinceva, anche perchè temevo che potesse parlare dei nostri problemi con i suoi familiari ma Sam mi aveva assicurato che la zia era una persona molto discreta. In effetti, conoscendola, mi aveva fatto questa impressione. E poi, esiste un codice deontologico che impone ai medici di non andare in giro a raccontare quello che i pazienti raccontano nel proprio studio, giusto? Già..
Morale della favola, ci vediamo e io sono tesa perchè ho cambiato ginecologa e avrei voluto evitare di spiegarle perchè. Qualcuno la informa della bella novità. Lei si rallegra e così, improvvisamente, davanti agli altri parenti di Sam, mi chiede se mi ha seguito il centro di infertilità della città in cui viviamo....
Premesso che chiunque, anche chi non mi conosce, si accorge che non sono esattamente una "chiacchierona" e certamente non racconto i fatti miei alla gente, mi chiedo come possa una persona essere così maleducata e insensibile e come possa un medico violare la privacy dei pazienti e allegramente spiattellare davanti a tutti la loro vita privata. 
Questo episodio mi ha fatto veramente arrabbiare e dimostra che meno gente vediamo, in questo periodo, meglio è. Inoltre, una regola da rispettare sempre: Mai farsi visitare/chiedere consulenze mediche a parenti/amici.
Ho sentito, instintivamente, che le felicitazioni di questa donna non erano sincere e vorrei proteggermi e proteggere la bimba dalle persone che non gioiscono realmente per noi. 
La situazione è aggravata dal fatto che mentre io vorrei tacere, Sam continua a diffondere la notizia..sentendosi legittimato dal fatto che la mia pancia cresce e non potrò nascondermi per sempre. Fin'ora abbiamo fatto pochissima vita sociale e questo ci ha aiutato a tenere il riserbo sulla gravidanza. Ora si susseguono le occasioni d'incontro con parenti ed amici..ed iniziano i malumori. 
Abbracci, parole di felicitazioni (più o meno sincere), mani sulla pancia.. ma mi manca l'unica persona che vorrei veramente in questo momento al mio fianco. Mia madre. Vorrei poter avere le sue mani sulla mia pancia, ritrovarmi nel suo caldo abbraccio e ascoltare le parole che saprebbe dirmi, da madre a madre.
Da poco, ho cercato i miei vestini da neonata, la copertina di lapin, i tanti maglioncini fatti a maglia da lei. Mia figlia nascerà in inverno e indosserà i maglioni fatti a mano dalla sua nonna..ma non potrà mai conoscerla, mai godere dei suoi abbracci e della sua splendida voce. Mia madre aveva una voce calda e dolce e quando parlava sapeva sempre incantare e divertire la gente.Era così diversa da me. Io sono sempre stata una persona solitaria, lei un animale sociale. Lunare io, solare lei. Vorrei tanto poter essere una madre brava quanto lei ma in questo momento, avrei bisogno di sentirmi ancora figlia e ritrovarla al mio fianco. Mi mancano i suoi occhi verde-nocciola, il suo viso, i nostri momenti insieme.Vorrei che potessimo ancora ballare, come facevamo quando volevamo ridere e divertirci. Mi manca tutto di lei.

giovedì 17 luglio 2014

Quello che la pancia sussurra

Diciotto settimane, siamo entrate nel quinto mese di gravidanza e la pancia inizia a farsi notare. E più cresce più la sento sussurrare. Il tempo scorre e mi accorgo che questi mesi che sembravano interminabili, probabilmente passeranno molto più velocemente di quanto credessi. La pancia mi spinge a non temporeggiare più su decisioni che trascinavamo da mesi. La casa che tempo fa pensavamo di aver trovato..non è potuta diventare nostra per cause burocratiche .Così, eccoci qua a cercare di risolvere questo problema, possibilmente prima che nasca la bambina. Un immobile non perfetto ma potenzialmente adattabile alle nostre esigenze, potrebbe diventare nostro. Non penso più alla "casa per la vita", ma a quella che dovremo abitare nell'immediato e a come potremmo avvicinarla al nostro ideale. Mi piace il fatto che avremo un piccolo giardino, così come desideravamo. Mi accorgo che è più importante costruire il nostro futuro, passo passo, anche in modo imperfetto ma correggibile, piuttosto che continuare a programmarlo senza concretizzarlo.
La pancia cresce e mi fa capire che tra non molto dovremo raccontare a tutti della bambina. Non riesco ancora a farlo e vorrei concentrarmi unicamente sul nostro rapporto, tenendo tutto per noi. Cicciottella è lì dentro, che si copre il viso con le mani, durante le ecografie, che stiracchia le gambe e sembra riposarsi beata..ma ancora non si fa sentire. Ci sono persino momenti in cui dimentico di essere incinta. Fortunatamente, il distacco si è riassorbito, i dolori sono passati, c'è solo la mia rotondità e il seno dolorante a ricordarmi la mia condizione. Certe donne raccontano di sentirsi speciali, importanti, quasi invincibili, durante la gravidanza. Per me non è così, probabilmente a causa della mia storia. Proprio ieri, mentre passeggiavo sulla spiaggia da sola (solo io e lei), ho ripensato a tutto il nostro percorso, alla sofferenza, alla prima bambina e mi sono sentita così profondamente infertile. Una cosa che non cambierà mai. Una cosa che la mia pancia mi sussurra ogni giorno: Attenta, questo non cambia quello che sei.
Anche se questo periodo "fecondo" di vita e progetti ci rende molto felici, ci sarà sempre una parte di me che non si sentirà una donna come le altre, nel bene e nel male. Nel bene, perchè sono consapevole che per arrivare fino a qui ci è voluta tanta forza e non tutte sarebbero riuscite ad arrivarci; nel male perchè nulla potrà cancellare la mia infertilità.
La mia pancia mi spinge a prendermi più cura di me. Dopo aver ingerito tanti ormoni, il minimo che posso fare per "disintossicare" il mio corpo e  far crescere la bambina in modo più sano, è cercare di mangiare bene (il più possibile prodotti biologici) ed evitare di spalmare sul corpo prodotti nocivi. Ho comprato tante creme e cosmetici bio (compreso smalto e acetone) su un sito molto bello e continuerò ad usarli anche in seguito. Credo che in questo periodo sia importante anche prendersi cura del proprio aspetto e non cedere alla stanchezza. Ho acquistato alcuni abiti e il costume da bagno di una taglia in più.. ho dovuto rinunciare, a malincuore, ad indossare i miei pantaloni estivi..quando mi sono resa conto che dovevo obbligatoriamente slacciare i bottoni..Così, ho comprato alcuni capi premaman che hanno l'indubbio vantaggio della comodità e, devo dire, rispetto al passato, sono diventati molto più carini. Mi sono trovata molto bene con questi. Auguro a tutte le "cercatrici" di doversi trovare presto ad affrontare il problema del "perfetto abito premaman".